La gastronomia è un mezzo che unisce i popoli, le culture ed ogni ceto sociale, basti pensare a quante importanti sorti dell’umanità siano state decise intorno ad un tavola.
Interessante l’iniziativa denominata ”Tavola Latina” ideata da Giacomo Iacobellis, svoltasi per la prima volta a Firenze legata alla cucina sudamericana, ancora non molto conosciuta o comunque sia apprezzata nel giusto valore che si merita a partire dal suo piatto principe “il ceviche con le sue diverse declinazioni”
Molto interessante e valida la scelta di dividere l’evento in due momenti :
il primo presso il Consolato peruviano: alla presenza del console generale Luis Galindo si sono svolte varie tavole rotonde, masterclass, degustazioni fra le quali lo show cooking realizzato dalla chef Rocio Muñoz, ambasciatrice del ceviche in Italia
Si è poi parlato del Pisco e distillazione peruviana nella lezione condotta dal bartender Omar Caceres (67 Sky Lounge Bar, hotel Principe Forte dei Marmi)
per proseguire con la storia millenaria del cacao sudamericana raccontata dall’esperto Alessio Tessieri, patron di Noalya.
E dopo i racconti dello chef Paolo Lavezzini del ristorante “Il Palagio” (Four Seasons Hotel Firenze) sul tema del fine dining di ispirazione sudamericana il tutto si è spostato presso la seconda location il The Lodge Club , con il banco degustazione del rum peruviano Ron Millonario e dei cioccolatini colombiani DivoraiTli, insieme ai vari banchi d’assaggio del ceviche tenuti da cinque chef toscani:
Nancy De Luca (The Fusion Bar&Restaurant), Francesco Cappiello (MAG56, Prato), Saverio Giuliani (Harry’s Bar) , Rocco Loisi (The Lodge Club) e Francys Salazar (Sevi),
A concludere l’evento, il taglio dell’innovativo “Panettone dei due mondi” realizzato dal pastry chef francese David Bedu (Pank)
Quindi direi che se l’obbiettivo di “Tavola Latina” era raccontare lo scambio, non solo a livello gastronomico, fra la cultura sudamericana e quella italiana, tramite il ceviche, questo può diventare un bel punto di partenza per eventi futuri.