Parrebbe quasi un ossimoro, ma non è così, la cipolla è un piatto digeribile se non viene portata a cotture con grassi, soprattutto quando raggiungono temperature eccessive.
La soupe à l’oignon francese ha sempre il suo grande fascino, ci si immagina a mangiarla alle tre di notte al ristorante “Au pied de cochon”, vicino a Les Halles, quasi a voler rivivere l’atmosfera ottocentesca, quando era considerato un cibo non certo di classe. Solo che nella versione originale abbondano burro e gruyère e quindi, il mio scopo è stato quello di cercare di mantenere il sapore, senza utilizzare niente di calorico.
Un gioco interessante è quello di usare cipolle di varia provenienza, possono essere rosse, ma di territori differenti, e poi anche bianche, dorate, possono essere cipolline fresche delle quali utilizzo anche la parte verde. Fatta eccezione per le ultime citate, le cipolle vanno messe in forno con poca in una teglia, dopo averle sbucciate: salate leggermente vanno fatte cuocere a 160° almeno venti minuti. Con le bucce va fatto un brodo che potete aromatizzare con altri prodotti cosiddetti di scarto , come bucce di carote, foglie di sedano, e poi salare e far cuocere 40 minuti. Togliere le cipolle e tagliarle a fette dopo averle fatte raffreddare. Metterle in una casseruola, coprirle con il brodo preparato, quindi far cuocere per circa 30 minuti, unendo ancora brodo se occorre. Va servita con prezzemolo tritato messo direttamente nella fondina.